L'Aikikai d'Italia

sabato 23 novembre 2013

Finalmente tanti!

Al terzo appuntamento con Montenegro sensei, ecco che arriva finalmente uno stage riuscitissimo, partecipato, intenso e coinvolgente.
Era nell'aria, per carità.
A Bari, nel maggio scorso, lo stage organizzato dal Waka Ki Dojo con lo stesso straordinario istruttore era andato molto bene.
Anche i nostri precedenti raduni del maestro Montenegro, poi, avevano suscitato interesse e curiosità.
D'altronde, quest'anno a Foggia, all'Aikikai Daunia, siamo molti di più, e posso dire di avere, per la prima volta da quando insegno da solo, una classe di studenti giovane e motivata, che lasciava ben sperare.
Detto questo, rimaneva il dubbio che anche questo appuntamento venisse disertato dai più, rimandando ancora una volta la definitiva affermazione della realtà cittadina come culla di un aikido rispettato e rispettabile, propositivo e degno di menzione.
Invece è andato tutto per il meglio.
Tanta gente, di diversa provenienza, addirittura due yudansha di Bologna ed, ebbene si, La Spezia, che meritano davvero riconoscenza e ammirazione.
Lezione, come sempre, complessa e incredibilmente stimolante, espressione di un sensei che va incoraggiato a proseguire in questo gravoso e magnifico compito di perpetuare l'aikido del maestro Fujimoto nel suo massimo splendore, quello dell'ultimo decennio di vita e insegnamento.
Primo giorno dedicato, decisamente, agli yudansha, con waza da shomenuchi, e grande e sofisticatissimo lavoro di entrata e tanto, tantissimo kaiten.
Secondo giorno, con studio su attacchi laterali, ovverosia da gyakuhanmi katatetori  e yokomenuchi.
Precisione e attenzione ai dettagli, enorme e magnifica.
Vedendo la reazione dei partecipanti, direi di avere avuto l'ennesima conferma della bontà della decisione di invitare questo istruttore di incredibile caratura.
Mi è sembrato di cogliere, dai visi e dalle dichiarazioni degli allievi e degli intervenuti tutti, ammirazione e direi in qualche modo reale entusiasmo, pure a fronte di un lavoro serio e tecnicamente attento, poco incline alla spettacolarizzazione, e che invece ha fatto breccia, lasciandoli rinvigoriti nella loro voglia di fare aikido e apprendere.
La prova migliore, d'altro canto, l'ho avuta vedendo la partecipazione alle lezioni nella settimana successiva allo stage.
Praticamente il tutto esaurito, il che attesta inequivocabilmente quanto questi ragazzi si siano sentiti stimolati e ricaricati.
Ne sono felice.
Spero che continui così.
Complimenti vivissimo al maestro Montenegro, che sono sicuro si affermerà come un esponente di importanza non solo nazionale dell'aikido contemporaneo, e che mi auguro, nell'interesse di tutti e mio per primo, non si stanchi di lavorare in questo modo, con questa dedizione e fedeltà alla immensa sapienza che ha ereditato, che si è conquistato, e che è fondamentale non vada perduta.
Ai responsabili di dojo, soprattutto quelli giovani, raccomando di provare ad invitare questo sensei, perchè, mi credano, non se ne pentirebbero affatto.
Buon allenamento e buona domenica.
Luca

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